venerdì 19 maggio 2017

Il senso di Lorita per la realtà

È un po’ a malincuore che pubblico questo nuovo post: estromette dalla prima pagina del blog le donchisciottesche gesta della segretaria/tesoriere Olimpia Quattromini.

Olimpia meritava quella benemerenza: le è bastata una sola intervista, per dimostrare un grado di impreparazione e insipienza che la rendono la più autorevole candidata alla carica di presidente del CeSAP.

La Tinelli si è infatti dimessa da questa carica perché occupata in “altri impegni”, sostiene lei (o perché sotto processo a Foggia, dov’è imputata di reati penali, insinuiamo noi). E così l’attuale presidente del CeSAP è il dr. Luigi Corvaglia, ma essendo una persona competente la detiene in modo palesemente ingiustificato.

Mancata elezione a parte, la dr.ssa Quattromini non ha comunque di che lamentarsi: la sua epopea ha campeggiato in home-page per quasi un anno. Inoltre il suo sacrificio serve a ridare su questo blog lo spazio dovuto alla sua mentore.

Si sono infatti appena conclusi a Lecce due processi, che la Tinelli ha promosso con un numero iperbolico di querele contro sei persone (e svariati blog, tra cui questo che state leggendo) colpevoli, a suo dire, di ogni nefandezza. E si sono conclusi nel modo più inatteso e disonorevole per la paladina di vittime inesistenti e “testimone indiretta” di suicidi inesistenti: avvicinandosi il momento della sentenza, e con questa lo spettro dell’addebito delle spese processuali per l’insensatezza delle accuse formulate, la finta giornalista ha rimesso le querele, ponendo così una pietra tombale sulle grida di dolore che per anni le hanno consentito di presentarsi come vittima di una crudele psicosetta. Un vittimismo a cui potevano dar credito solo i suoi più servili baciapile e i giornalisti più disonesti (alcuni dei quali hanno già dovuto risarcire le persone diffamate).

In un vecchio post ho definito le querele della Tinelli uno stupefacente campionario di comicità involontaria, basata su deduzioni assurde, la logica del bizzarro e un insistente uso del non sequitur, in cui una affermazione è seguita da un'altra senza un nesso logico. Ora che i procedimenti penali sono conclusi e le relative carte divenute pubbliche, è finalmente possibile spigolare all’interno di questa antologia di umorismo surreale, dato che sarebbe ingiusto che solo pochi privilegiati possano apprezzarne l'originalità.

Iniziamo con una querela del 23 maggio 2011 dove si denuncia, tra gli altri, l’autore del post La vedetta guercia, per i contenuti “diffamatori nei confronti del CeSAP e dei suoi associati”.

La vedetta guercia è un post breve e divertente di cui raccomando la lettura. Per i più pigri, basterà dire che il testo rileva la contraddizione di un centro studi che considera "vere e proprie sette manipolatrici e plagianti" (sono parole del CeSAP) chi propone pratiche come - cito testualmente - “l’Ayurveda, la Bioenergetica, le terapie olistiche”, e al tempo stesso annovera tra i propri membri il sociologo dr. Anthony Kingsley Frizzera, il quale propone trattamenti di ayurveda, bioenergia e corsi di Hatha Yoga. Esattamente la stessa triade citata dal CeSAP come pratiche criminali.

Va precisato che nel post oggetto di querela, del dr. Kingsley Frizzera si dice che “suscita un sincero rispetto”, e questo perché:
attivamente impegnato nel sociale come responsabile di due Onlus che si occupano di mediazione culturale e dell'associazione “La voce dei disabili” [...] promuove il turismo responsabile ed è attivo anche come educatore con progetti formativi per la scuola. Una persona sicuramente ammirabile quindi [...]
Il post si conclude con 5 domande che evidenziano inconsistenza, assurdità e spropositi dell’ideologia del CeSAP:
  1. Che autorevolezza può avere un Centro Studi che considera alla stregua di "pericoloso manipolatore mentale" un rispettabile mediatore culturale come il dr. A. Frizzera? 
  2. Che autorevolezza può avere un Centro Studi che non si accorge di avere tra i suoi componenti qualcuno che in base ai suoi stessi parametri dovrebbe essere considerato alla stregua di un criminale? 
  3. Che valore possono avere le affermazioni di un Centro Studi che considera la "miriade di associazioni culturali ed accademie olistiche" delle “sette manipolatrici e plagianti” anche se propongono solo innocui massaggi rilassanti
  4. Che valore possono avere le informazioni di un Centro Studi che considera un plagiato chi frequenta una "accademia olistica" perché apprezza il massaggio tradizionale indiano? 
  5. Poiché il CESAP ha dato così tanto alla Scienza (e tanto darà ancora, purtroppo), chi si fiderebbe delle scientifiche "consulenze qualificate” arrischiandosi a chiedergli anche solo un'indicazione stradale?
Chiarito cosa afferma il post incriminato, vediamo di cosa lo accusa la docente di una scuola privata per parrucchiere:
In tale articolo gli anonimi articolisti prendono di mira un collaboratore di vecchia data del CeSAP tale Dr. Anthony Kingsley Frizzera, sociologo, definendolo un capo di una vera e propria setta manipolatoria e plagiante.
Lo so, non riuscite a crederci: va bene che viviamo in un Paese che ha nominato vicepresidente della Camera chi non capisce quello che legge nelle email, ma anche così non si può essere tanto ottusi da travisare fino a quel punto il senso del post, e non si può neppure essere tanto bugiardi da inserire una tale menzogna in un capo d’accusa che sarà vagliato da un giudice, per cui pensate che la Tinelli non possa avere scritto quello sproposito. Per fugare una più che comprensibile diffidenza, ecco il brano citato in formato immagine (qui l’intera pagina):
 

Chi segue questo blog e ha dimestichezza con le imprese della Tinelli, saprà già che difficilmente una performance della nostra eroina consiste in un’unica perla; è per questo che poco sopra parlavo di “uno stupefacente campionario di comicità involontaria”. La “Presidente Nazionale” continua infatti con:
Il Dottor Frizzera ha appreso tale articolo in maniera molto dispiaciuta, tanto da comunicare alla sottoscritta, durante una telefonata, che avrebbe pure preso la decisione di allontanarsi dal CeSAP, pur non avendo commesso nessuna scorrettezza, per evitare che il CeSAP venisse ancora preso di mira. Allego alla presente la lettera che lo stesso Sociologo ha poi inviato, a mezzo fax, al CeSAP.


Il dr. Frizzera si sarebbe dimesso per evitare che il CeSAP venga preso di mira a causa della sua presenza? Ma che sta dicendo? La Tinelli può scrivere quello che le pare, ma se Frizzera è laureato deve come minimo saper leggere, e almeno lui avrà capito che il post incriminato lo tratta non solo con rispetto, ma ne fa addirittura l’elogio.

Dato che il nostro sociologo avrebbe dovuto testimoniare in tribunale in favore della Tinelli, sfumato il suo contributo al raggiungimento della Giustizia, vediamo almeno questo allegato B per sapere cos’ha davvero scritto il dr.Frizzera. Ecco come si conclude la sua lettera:
Viene da sé le 5 domande che tra il serio e il faceto l’anonimo si pone al termine della sua brillante disquisizione sono assolutamente strumentali, tese a svilire la mia persona, il mio percorso di studi e la mia credibilità professionale.

Io personalmente non me la sento, per mancanza di tempo e di denaro (e perché sinceramente vorrei essere coinvolto il meno possibile... e penso potrai capirmi) di adire vie legali rispetto a questa faccenda.

Spero però che tu riuscirai a fare qualcosa anche in merito a tutto ciò, in quanto mi auguro che questa sia solo la prima e ultima occasione che qualche disonesto possa frugare nella mia vita personale, utilizzandola poi a suo piacere per sostenere tesi ontologicamente insostenibili.

                                     Anthony Kingley Frizzera


Domande strumentali tese a svilire la sua persona, il suo percorso di studi e la sua credibilità professionale? Va bene che non si può capire tutto, ma non capire proprio niente mi sembra francamente esagerato. Ma cos’è, la Tinelli è contagiosa? L’intera lettera (visibile qui) del dr. Anthony Frizzera lascia interdetti, ecco alcune sue affermazioni che meritano una puntualizzazione che consentirà di comprendere la profondità del Frizzera/pensiero:
a.    “a differenza di anonimi estensori di blog non ho legami con psico-sette giudicate colpevoli dei più svariati reati
Con “psico-setta giudicata colpevole” il nostro genio della deduzione si riferisce al gruppo Arkeon. La frase contiene svariate falsità grossolane: chi ha letto i post dedicati al processo Arkeon, ricorderà che la sentenza rileva con severità "la palese insussistenza della visione della psicosetta", per cui definirla una psicosetta dimostra l’incapacità (preoccupante in un adulto) di accettare la realtà. Che i dirigenti di Arkeon siano stati “giudicati colpevoli dei più svariati reati” è una panzana (in voga tra gli antisette) e riportandola fa la figura del fesso. Infine, posso affermare con sicurezza che l’autore del post non ha alcun legame con Arkeon, o con qualsivoglia persona ritenuta colpevole di “svariati reati” (o anche solo di un singolo reato). Non so se alla fine del processo che vede imputata Lorita Tinelli, il dr. Frizzera potrà ancora vantare di non avere legami con persone “giudicate colpevoli dei più svariati reati”.
b.    “Ho la fedina penale pulitissima e soprattutto non ho nulla da nascondere”;
L’ayurvedico sociologo si definisce esperto in sociologia “della comunicazione”, ma non riesce neppure a capire la comunicazione contenuta in un banale post. Se si fosse sforzato, si sarebbe accorto che non c’è traccia di allusioni alla sua fedina penale o al fatto che abbia qualcosa da nascondere. Al contrario vi si trovano solo termini elogiativi come “un sincero rispetto”, “attivamente impegnato nel sociale”, “persona sicuramente ammirabile” e via di seguito.
c.    “Mi ha lasciato particolarmente stupito e preoccupato leggere che qualcuno va indagando nella mia vita”;
Questa frase ci rappresenta una persona con una scarsa presa sulla realtà. Il dr. Frizzera si rassegni: nessuno sano di mente ha tempo da perdere indagando sulla sua vita. Si tenga presente che poco prima lui stesso aveva scrittoSe qualcuno mi “googla” su internet salto fuori da numerosi parti”. Ecco, per l’appunto, “googlare” il nome di qualcuno non significa stare “indagando nella vita”, ma semplicemente vedere cosa quella persona pubblica di sé stesso. Ed è stato proprio per averlo “googlato” su Internet che l’autore del post ha potuto scrivere tutti quegli elogi, che a questo punto dimostrano quanto Internet sia uno strumento di valutazione poco affidabile.
d.   “Penso che nessuno del CeSAP, né tu, né io in prima persona abbia mai detto/scritto:
1. le “cosiddette terapie energetiche, alternative, olistiche” sono cialtronate;
2. coloro che le praticano sono degli illusi “vittime di cialtronerie”;
3. “quella miriade di associazioni culturali ed accademie olistiche” che le propongono sono “vere e proprie sette manipolatrici e plagianti ”.
Questo è un brano particolarmente mortificante, dato che lo fa apparire uno stordito: sostiene che “nessuno del CeSAP” ha mai fatto quelle affermazioni, benché siano affermazioni che, come spiegato nel post, sono in corsivo e tra virgolette perché prese da un comunicato stampa del CeSAP. Comunicato che è pubblicato sul sito del CeSAP (di cui viene perfino riportato il link). Se prima di parlare ci si sforzasse di capire cosa si è letto, e ci si informasse sui principi fondamentali del gruppo a cui si appartiene, sarebbe più facile evitare figure come queste.

Attendevo con impazienza la testimonianza in tribunale del dr. Frizzera, per niente al mondo mi sarei perso una discesa nel ridicolo di questa portata. Purtroppo la fantozziana ritirata della Tinelli ha annullato lo spettacolo. Davanti a un doppio misto del calibro Frizzera/Tinelli non dobbiamo più chiederci come sia possibile che vengano eletti personaggi come Scilipoti, Razzi, Aurigemma o Torrisi. La vera domanda è: ma come è possibile che siamo la specie dominante sul pianeta?


-  -  o  -  -


Una chicca presa dalla querela “per il reato [sic] di ingiuria, diffamazione aggravata, molestia e stalking” del 4 febbraio 2011. Scrive sempre la Tinelli:

Il blog va avanti ad elencare i miei rifusi



Un genio, non c’è che dire: un effetto comico fulminante ottenuto con un’unica parola. Siamo davanti a un capolavoro.