giovedì 14 giugno 2012

FAVIS un'associazione da paura - cap. 3

(capitolo precedente)

L'ONESTÀ INTELLETTUALE

Sul blog "Il temperino Occam" è pubblicata una interessante analisi di quanto dichiarato da Maurizio Alessandrini in una intervista radiofonica. Fra le altre cose, viene rilevato il modo arbitrario con cui il presidente della FAVIS riporta dei dati statistici.

Alessandrini parla di uno studio da cui risulterebbe che un milione e mezzo di persone sono attualmente vittime di sette che operano il "menticidio".

Una prima scorrettezza, la minore, sta nel non citare la fonte di questa statistica: il CESNUR (Centro Studi Nuove Religioni) diretto da Massimo Introvigne. La motivazione è semplice: Introvigne è tenacemente inviso agli italici anti-sette. Basti pensare che al posto del termine "sette" usa il più neutro "Nuovi Movimenti Religiosi", che viene visto come segno di tolleranza se non addirittura di complicità col "nemico".

La mancanza più grave. Gli anti-sette si rifiutano di nominare Introvigne ma, quando servono, le sue ricerche le usano, presentandole però in modo "personalizzato". Quelli che per le statistiche compilate dal CESNUR sono gli aderenti a minoranze religiose (protestanti, cristiani ortodossi, buddisti, ebrei, induisti, ecc., in pratica tutti gli aderenti a una religione che non sia quella cattolica), vengono tutti tramutati da Alessandrini in vittime di quello che lui chiama "un cancro sociale". Da notare che il censimento del CESNUR è intitolato "Il pluralismo religioso italiano". Nessuna pertinenza con il fenomeno settario: solo una statistica delle credenze più diffuse dopo il cattolicesimo.
Breve intermezzo per sorridere un po'
Non è la prima volta che la citazione delle fonti rende gli anti-sette oggetto di battute ironiche. In un testo (imperdibile) dal titolo poco accademico "Le sette distruttive sono un fenomeno terribilmente attuale", inviato dalla presidente del CESAP Lorita Tinelli alla commissione giustizia del senato, la fonte di una statistica sul fenomeno settario viene correttamente indicata. Le cose però peggiorano. Il "Centro Studi" che si prefigge di dare informazioni "continuamente aggiornate a psicologi, sociologi, magistrati, forze dell'ordine, insegnati ecc." usa infatti come fonte il mensile Focus, la rivista cavallo di battaglia del comico Maurizio Battista, che nei suoi spettacoli irride le strampalate domande dei lettori a cui il mensile dà spazio (qui e qui due divertenti sketch). Eccone qualcuna (tutti gli esempi riportati sono stati realmente pubblicati da Focus): "Qual è la velocità di propagazione di un pettegolezzo?", "È vero che svoltare sempre a destra fa risparmiare carburante?", "Perché le donne hanno solo due seni?" (1).
Passiamo a un altro caso. A nome di tutto il "Forum degli anti-sette", nel 2009 Alessandrini inviò una lettera al presidente del senato (lettera tenuta segreta dai componenti del Forum), in cui si caldeggia la reintroduzione del "reato di manipolazione mentale" (abolito nel 1981 perché incostituzionale). Oltre a generalizzazioni inverosimili, la lettera fa un pesante ricorso all'emotività, che è il principale strumento di manipolazione (2):
  • "Le scrivo anche come genitore, uno delle decine di migliaia di genitori che per difendere il diritto alla integrità psicofisica del proprio figlio"
  • "Profonda è la sofferenza di centinaia di migliaia di famiglie italiane per la impunità del condizionamento o manipolazione mentale"
  • "una vera e propria battaglia sociale"
  • "Il plagio/manipolazione mentale che viene quotidianamente perpetrato [...] costituisce stupro della mente, un delitto contro il patrimonio più prezioso che possiede una persona: la salute della sua mente"
  • "il delitto contro la dignità profonda e l’essenza dell’individuo"
  • "il prosciugamento dei patrimoni e dei conti bancari delle vittime"
  • "il loro numero è in costante aumento"
  • "Centinaia di operatori di sètte abusanti, e di manipolatori-plagiatori, sono all’opera proprio mentre le sto scrivendo"
  • "questo cancro sociale"
  • "Notevole è il numero di persone attirate nelle sètte e di cui si è persa traccia. Nei trascorsi venti anni numerose sono state le morti mai chiarite e tanti i suicidi indotti di adepti ed ex adepti di sètta."
  • "sono grandemente diffusi accattivanti siti a sfondo magico-esoterico e occultistico on line, indirizzati a minorenni e perfino a pre adolescenti"
  • "È un attacco scientificamente portato alle menti delle giovani, e giovanissime generazioni"
Con i siti "a sfondo magico-esoterico e occultistico" indirizzati ai "pre adolescenti", Alessandrini fa ricorso all'argomento emotivamente più caricato. L'età che precede l'adolescenza è la fanciullezza, che va dai 6 ai 12 anni. Sarebbero quindi "grandemente diffusi" gli sforzi per fare proselitismo su un target alquanto improbabile, ma emotivamente molto forte: quale immagine tocca la sensibilità più di un bambino indifeso?

Inoltre, insieme alle "centinaia di manipolatori-plagiatori" pronti a ghermire i fanciulli, non poteva mancare il complotto. Nella lettera Alessandrini sostiene che gli sarebbe stato riferito di una misteriosa "forma di resistenza strana alla discussione del progetto di legge", paventando così le immancabili oscure manovre di palazzo.

Dopo questo lungo preambolo, veniamo finalmente al motivo per cui si cita questa lettera. A sostegno della propria tesi sulla pericolosità delle sette, Alessandrini riporta alcuni stralci delle relazioni che ogni semestre i servizi segreti inviano al parlamento. Benché la lettera sia del 2009, Alessandrini cita però solo le relazioni che vanno dal 1998 al 2001. Il motivo è semplice: dopo il 2001, esaurito il cambio di millennio, i rapporti dei servizi segreti non rilevano più alcun pericolo in tal senso.

Alessandrini riporta relazioni vecchie di un decennio perché sono di conforto al suo allarmismo, ma tace sul fato che da anni l'UCIGOS ha cambiato parere.

Terzo caso. In una lettera inviata al senatore G. Ziccone, Alessandrini riporta uno stralcio del "Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali IV", sostenendo che la comunità scientifica:
"include una categoria classificata come “DISTURBO DISSOCIATIVO ATIPICO 300.15” che identifica espressamente le vittime di azioni plagiatarie. Nella definizione degli effetti patologici del controllo mentale, il DSM IV riporta quanto segue:  “Esempi atipici comprendono stati simili alla trance, estraniamento della realtà accompagnato da depersonalizzazione, come stati di dissociazione prolungata che possono insorgere in individui sottoposti a periodi di prolungata ed intensa persuasione coercitiva (lavaggio del cervello, riforma di pensiero, indottrinamento) mentre erano prigionieri di gruppi terroristi o cultisti
La prima cosa da rilevare è che il Manuale Diagnostico certifica che questo disturbo psichico si può riscontrare in individui "mentre erano prigionieri". Una situazione che non ha niente a che vedere con tutti quei movimenti che Alessandrini considera delle sette; gruppi di preghiera o centri di medicina olistica che siano (in caso contrario sarebbe ravvisabile il sequestro di persona, al cui confronto l'accusa di plagio diventa una marachella).

Inoltre Alessandrini cita il Manuale Diagnostico per sostenere che viene certificata l'esistenza di "vittime di azioni plagiatarie", glissando sul fatto che la "persuasione coercitiva" descritta dal DSM è una nozione completamente diversa dal concetto di "plagio mentale" presentato dalla FAVIS, come chiaramente specificato da Alessandrini stesso sul sito della sua associazione, dove per prima cosa si legge che:
Gli inglesi tradussero l'espressione "riforma del pensiero" adottata dai cinesi, con la più conosciuta forma "lavaggio del cervello".
chiarendo in questo modo che le espressioni "lavaggio del cervello", "riforma del pensiero" (e indottrinamento) riportate dal DSM IV sono termini che stanno a indicano la medesima pratica coercitiva. Dopo di che Alessandrini chiarisce che:
Nel lavaggio del cervello, le persone sanno perfettamente chi è il loro nemico e le tecniche di condizionamento sono attuate contro la volontà del soggetto, utilizzando sovente modi brutali, come le sevizie fisiche.

Il PLAGIO MENTALE è un'arma altrettanto micidiale e lesiva ma molto più intangibile e raffinata.

La vittima infatti non riconosce il suo nemico poiché questi si presenta come il suo migliore amico, promettendogli il suo aiuto nella ricerca e nel conseguimento del benessere e della verità
Quindi Alessandrini fa dire al Manuale Diagnostico una cosa che il Manuale non dice affatto.

Scrivendo che "Nella definizione degli effetti patologici del controllo mentale, il DSM IV riporta ecc.", Alessandrini usa un trucco da manipolatore: esibisce ai senatori il suo "controllo mentale", ma con la carta del DSM IV gli impacchetta la "persuasione coercitiva", che nulla ha a che vedere con il controllo mentale proposto dagli anti-sette. Una differenza semantica che può sfuggire a una lettura superficiale, di certo non ad Alessandrini.

È come sostenere che "il mondo scientifico riconosce e documenta" l'esistenza dell'ippogrifo, perché sui testi di veterinaria si cita "espressamente" l'esistenza del cavallo.

Il quarto caso ce lo fornisce ancora il Manuale Statistico e Diagnostico dei Disturbi Mentali IV. Un testo molto amato da Alessandrini, purché sia presentato con gli opportuni accorgimenti. Sempre nella pagina "Il plagio mentale", Alessandrini ne presenta una versione ulteriormente adattata:
Il mondo scientifico, a differenza di quello politico, riconosce e documenta perfettamente il plagio e le sue micidiali conseguenze, tanto da aver coniato al proposito il termine di "MENTICIDIO".
A noi bastera' inoltre ricordare il codice F44.9 del DSM IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), che cosi' recita:
[...]
Al punto 3: STATI DI DISSOCIAZIONE CHE SI MANIFESTANO IN PERSONE SOTTOPOSTE A PERIODI DI PERSUASIONE COERCITIVA PROLUNGATA ED INTENSA ( PER ES. LAVAGGIO DEL CERVELLO, RICONDIZIONAMENTO DEL PENSIERO, ETC. )
Questa volta Alessandrini elimina la frase "mentre erano prigionieri", che cambia completamente il senso della frase. Qui la rimozione è necessaria perché appena sopra in quello stesso documento si legge che il "plagio" è ben distinto dal "lavaggio del cervello", il quale richiede le sevizie inflitte in uno stato di prigionia. Mentre nella lettera al senatore Ziccone era bastato identificare come "plagio mentale" ciò che il DSM IV chiama "lavaggio del cervello", per dare al testo un significato che non ha.

In buona sostanza, il DSM IV chiama "manipolazione coercitiva" quello che viene comunemente definito "spezzare la volontà". Una pratica di cui nessuno mette in dubbio l'esistenza, dato che un po' tutti ne conosciamo qualche esempio: il marito o il padre prepotente e violento, o il bullo di quartiere, per arrivare agli estremi agghiaccianti di Abu Ghraib, Guantanamo o di tutti i campi "di rieducazione" sparsi per il mondo.

Questa esposizione fuorviante consente inoltre ad Alessandrini di sostenere che "il mondo scientifico [...] riconosce e documenta perfettamente il plagio". Un'affermazione che, come abbiamo visto nell'articolo di M. Aletti, è falsa, dato che la comunità scientifica lo ha rigettato già negli anni '80.


Note:

1) Alcuni esempi delle risposte di Focus:
  • "Si può bere acqua del rubinetto al ristorante?" Risposta di Focus: "Basta chiedere".
  • "Si possono mangiare i vestiti?" Risposta: "In situazioni di emergenza qualcuno l’ha fatto, ma così si può sopperire alla carenza di cibo solo per poco". Prudentemente, Focus precisa inoltre che: "masticare e mandar giù, per esempio, un pezzo di una camicia di lino, oltre a essere una gran fatica sarebbe anche poco salutare".
Infine qualche esempio delle irridenti risposte che Maurizio Battista dà nella sua veste di comico alle domande pubblicate da Focus:
  • "Cos'è un anno luce?" Risposta: "Sei bollette".
  •  "Perché gli elefanti hanno la proboscide davanti?" "Perché se no si mettevano le noccioline nel culo".
  • "Perché si parla nel sonno?" "Perché è l'unico momento che tua moglie tace".
  • "Perché i peti puzzano?" "Per farli sentire anche ai sordi."
  • "In cosa consistono i contraccettivi naturali?" "Che non te la dà".
  • "Può nascere un bambino da un uomo con un testicolo solo?" "Sì, ma ti viene basso".
  • "Quanto tempo possono giocare i bambini?" "Finché non li chiami".
  • "Come fanno alcune persone a svegliarsi sempre alla stessa ora?" "Mettono la sveglia".
2) "Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta d’accesso all’inconscio per impiantare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre comportamenti." (A. Noam Chomsky)